Openair-Plasma® nello stampaggio a iniezione: nuovi orizzonti per l’utilizzo del TPU e dei materiali compositi
L’impiego della tecnologia Openair-Plasma® nello stampaggio a iniezione consente di ampliare significativamente le possibilità di utilizzo delle resine elastomeriche TPU (poliuretano termoplastico). In un contesto industriale segnato dall’aumento dei costi delle materie prime e da standard qualitativi sempre più rigorosi, il ricorso a tecnologie innovative e combinazioni di materiali è diventato una necessità strategica.
L’abbinamento di materiali diversi, come TPU e PP, permette di ottenere componenti con caratteristiche funzionali avanzate, ad esempio:
- maggiore rigidità strutturale o resistenza meccanica;
- superfici morbide con proprietà antiscivolo (antisdrucciolo);
- funzionalità combinate in un unico pezzo, riducendo i tempi e i costi di assemblaggio.
Grazie al trattamento superficiale al plasma atmosferico Openair-Plasma®, è possibile attivare e funzionalizzare le superfici per rendere compatibili tra loro materiali precedentemente non combinabili. Questo rende realizzabile lo stampaggio a doppia iniezione (2K) o l’estrusione bicomponente, permettendo l’unione stabile e duratura di materiali con diversa durezza e composizione.
Un caso tipico è l’unione di TPU o silicone (materiali morbidi ed elastici) con polipropilene (PP), un materiale rigido e a basso costo.
Inoltre, il trattamento al plasma può essere integrato e automatizzato direttamente nella linea di produzione, subito dopo la fase di stampaggio, ottimizzando l’intero processo e garantendo una maggiore efficienza produttiva.
Openair-Plasma® nello stampaggio a iniezione 2K: adesione perfetta tra materiali diversi
Nel processo di stampaggio a iniezione 2K (bicomponente), il trattamento Openair-Plasma® svolge un ruolo cruciale per garantire un’adesione forte e duratura tra due materiali con proprietà differenti. Dopo lo stampaggio del primo componente – che funge da materiale di base – lo stampo si apre e il plasma atmosferico viene applicato con precisione sulle zone del polimero destinate ad accogliere il secondo componente.
Questo pretrattamento al plasma attiva la superficie in modo mirato, aumentando l ’energia superficiale e rendendo la superficie del primo materiale perfettamente predisposta per l’adesione del secondo. Il risultato è un’unione meccanica e chimica stabile, senza la necessità di primer o adesivi.
La tecnologia è stata sviluppata in collaborazione con l’azienda Krauss-Maffei, l’Institut für neue Materialien di Fürth (NMF - Istituto Nuovi Materiali) e la società Elastogran (BASF). L’impiego del plasma atmosferico nello stampaggio 2K ha permesso di utilizzare combinazioni di materiali che in passato risultavano incompatibili, aprendo nuove possibilità applicative in settori ad alta specializzazione come il medicale, la produzione di giocattoli, l’automotive e l’elettronica di consumo.